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IL SEMPLICE GESTO DI UN GRANDE PASTORE

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In memoria di Mons. Tarcisio Pillolla

Venerdì 24 novembre 2000: dopo 19 giorni dall’inizio dell’occupazione del Pozzo Sella della miniera di Monteponi per rivendicare l’istituzione del Parco Geominerario e l’assunzione dei 500 lavoratori, il Vescovo di Iglesias Sua Eccellenza Mons. Tarcisio Pillolla, accompagnato da don Salvatore Benizzi e dal prof. Nico Grillo, faceva visita agli occupanti della miniera.

Dopo aver salutato gli occupanti e scambiato alcuni semplici doni (significativa la lanterna in ceramica donata dal Vescovo per chi viveva nel buio della miniera), Mons. Pillolla dichiarava: “Negli ultimi 15 giorni ho pregato per voi ma ho evitato di venire a trovarvi perché ho voluto prima conoscere e capire le motivazioni che stavano alla base di questa eclatante protesta. Quando ho capito che si trattava di una lotta giusta per lo sviluppo del territorio e per creare posti di lavoro, allora ho superato ogni remora e prudenza e sono venuto a dirvi che vi sono vicino e che sosterrò la vostra lotta”. (foto 1, 2 e 3)

La sorpresa e la soddisfazione per me e per tutti gli altri occupanti furono di grande incoraggiamento in quanto capimmo con un semplice gesto che la chiesa era vicina ai lavoratori e che potevamo contare sulla comprensione e la vicinanza del nostro Vescovo che intendeva sostenere senza remore le esigenze del territorio e del mondo del lavoro.

Quel semplice gesto ci fece capire che potevamo contare sul sostegno di un grande Pastore e ci fù di grande conforto per resistere nella lotta sottoterra, anche perché da quel momento Mons. Pillolla non ci fece mancare la Sua vicinanza spirituale, accompagnando la nostra difficile battaglia con la Sua presenza nei momenti più difficili come anche in quelli più belli della nostra indimenticabile esperienza.

Di forte impatto emotivo fù la prima messa celebrata sottoterra da Mons. Pillolla il 27 dicembre 2000 nella vecchia sala argani del Pozzo Sella con la partecipazione di tanti lavoratori, dei loro familiari e di numerose autorità. Per noi si trattò della Messa di Natale celebrata nel “Santuario della fatica e del lavoro dell’uomo” come lo definì Mons. Pillolla, esclamando che “Qui riviviamo lo stesso clima della nascita di Gesù”. (Foto 4 e 5)

Un sentimento di gioia e di ringraziamento accompagnò l’ultima Messa che Mons. Tarcisio Pillolla volle concelebrare sottoterra con il Vescovo di Ales Terralba Mons. Tonino Orrù il 5 novembre 2001, ultimo giorno di occupazione della miniera.Nel clima di soddisfazione che caratterizzò la celebrazione, accompagnata dal coro della parrocchia di San Pio X diretto da Marta Meloni, ora Suor Marta del prezioso Monastero delle Clarisse del Buon Cammino, Mons. Pillolla pronunciò un’accorata e chiara omelia della quale voglio ricordare testualmente il seguente passaggio: “Anche la chiesa, continuatrice dell’opera di Cristo, è al vostro fianco e ribadisce che una società se non riesce a garantire il posto di lavoro a tutti i cittadini è inadempiente a un suo dovere fondamentale, in quanto il lavoro deve essere un diritto e non un privilegio e tanto meno un favore personale. Questa riflessione molto decisa non è stata fatta da un anarchico nemico della società civile ma dal Papa Giovanni Paolo II nell’enciclica Centesimus Annus”. (Foto 6, 7 e 8)

Anche il 6 novembre 2001 Mons. Pillolla volle essere presente nel giorno in cui, dopo 366 giorni sottoterra, si concluse felicemente l’occupazione con la visita a Pozzo Sella dell’allora Ministro dell’Ambiente On.le Altero Matteoli che ufficializzò l’istituzione del Parco Geominerario e l’assunzione a tempo pieno e indeterminato dei 500 lavoratori.

Nel clima di festa che accompagnò la conclusione vittoriosa della lotta di Pozzo Sella Mons. Pillolla non mancò di rilevare che “la lotta e la vigilanza devono proseguire per tenere sveglie le istituzioni competenti affinchè, dopo tanta fatica, diano seguito concretamente all’impegno per organizzare e far funzionare il Parco Geominerario”. (Foto 9)

Si è trattato di un monito profetico che ancora oggi, purtroppo, deve essere ribadito, anche per rendere merito alla memoria di un semplice e grande Pastore.

Iglesias, 20 giugno 2021

Giampiero Pinna

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