Si è giunti a questo importante risultato grazie al coordinamento della Provincia di Sassari che, nel ruolo di capofila del progetto, ha saputo creare consenso e coesione tra tutte le istituzioni civili e religiose a livello territoriale e regionale.
La proposta fa parte del progetto di livello regionale ideato per creare un “BRAND IDENTITARIO DEL TURISMO LENTO MINERARIO DELLA SARDEGNA” che, oltre al CMSB del Sud-Ovest già operativo con successo nel Sulcis Iglesiente Arburese Guspinese, comprende le restanti aree minerarie dismesse dell’Isola: nella Nurra, nel Sarrabus Gerrei e nell’Ogliastra Barbagia di Seulo Sarcidano.
Si tratta di un progetto strategico che consentirà di lanciare a livello nazionale e internazionale un prodotto turistico nuovo per la Sardegna da praticare in tutte le stagioni e finalizzato a:
■ FAVORIRE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE;
■ CONTRASTARE LO SPOPOLAMENTO;
■ SOSTENERE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA;
■ SVILUPPARE L’ECONOMIA GREEN DELLA SARDEGNA.
“Un progetto importante – ha affermato l’Amministratore della Provincia di Sassari Pietro Fois – un filo rosso che unisce all’interno del nostro territorio uno straordinario patrimonio storico, culturale, ambientale e religioso”.