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Grande rilievo e riconoscimento per il Cammino Minerario di Santa Barbara sul Corriere della Sera

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È fra i più apprezzati dai pellegrini che arrivano sempre più numerosi lungo l’itinerario di circa 400 km. Il presidente Pinna: «Così i villaggi riprendono a vivere»

Tiene traccia delle attività dell’uomo dal neolitico ai giorni nostri il Sulcis-Iglesiente-Guspinese, regione storica della Sardegna sud occidentale da sempre sfruttata per la sue rocce e la ricchezza del suo sottosuolo. Dalle cavità carsiche naturali impiegate per la sepoltura all’attività estrattiva dei minerali. Qui all’interno del Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna si snoda il Cammino Minerario di Santa Barbara, itinerario storico- religioso- culturale che lungo un anello di circa 400 km trasporta il pellegrino dalle dune bianche di Piscinas alle grotte di Is Zuddas passando per la suggestione di miniere dismesse, villaggi fantasma e antiche ferrovie che ancora permettono di immaginare l’asprezza della vita del popolo sardo e la spiritualità delle chiese dedicate a Santa Barbara, la patrona dei minatori. E ancora, lungo mulattiere, carrarecce e ponti in pietra, sentieri e tracciati dal mare di Sant’Antioco alle foreste del Marganai a 900 m s.l.m.

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