Fu concessa nel 1870 per la coltivazione di minerali ossidati di zinco (calamine) senza risultati significativi. La svolta arrivò grazie all’ingegner Asproni che, dal 1885, provvide alla costruzione di due forni di calcinazione delle calamine e di una nuova strada adatta al transito dei carri per il trasporto dei minerali nella vicina fonderia di Fontanamare.
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